Certificazione del Sistemi di Gestione ISO 22000: la gestione della sicurezza lungo ogni anello della catena di fornitura

A causa dell’emergenza Coronavirus, il periodo di transizione per il passaggio di certificazioni accreditate da ISO 22000:2005 a ISO 22000:2018 è stato esteso da IAF (International Accreditation Forum) al 29 dicembre 2021.

La UNI EN ISO 22000 “Sistemi di gestione per la sicurezza alimentare – Requisiti per qualsiasi organizzazione nella filiera alimentare” è una norma volontaria che si propone di armonizzare su un livello globale le esigenze di un’organizzazione aziendale finalizzata alla sicurezza alimentare. Essa permette ad ogni azienda, di grandi o piccole dimensioni, con un management più o meno sviluppato, di mirare ad un sistema di gestione della sicurezza alimentare più focalizzato, coerente ed integrato con la propria realtà, rispetto a quanto già messo in atto dalle stesse aziende per sottostare alla normativa vigente. La norma ISO 22000 ha il grande merito di integrare e armonizzare a livello internazionale l’approccio di gestione della sicurezza lungo l’intera catena alimentare. La certificazione ISO 22000 permette alle aziende di dimostrare il costante impegno profuso nella gestione della sicurezza alimentare e guadagnare la fiducia dei consumatori.


La norma ISO 22000

Lo standard è stato sviluppato da una commissione tecnica dell’ISO in cooperazione con esperti dell’industria alimentare, il Codex Alimentarius, la FAO e l’Organizzazione Mondiale della Sanità. La norma ha un campo di applicazione molto vasto in quanto tutti i soggetti coinvolti nella filiera alimentare possono aderirvi: il principale merito di questo documento è l’avere saputo organizzare filosofie differenti di gestione del rischio igienico e rappresenta quindi un valido strumento per le aziende che desiderano implementare un sistema finalizzato in modo mirato alla gestione delle problematiche igieniche. La norma ISO 22000 verte sui 4 elementi chiave descritti di seguito:
La norma specifica i requisiti per un sistema di gestione per la sicurezza alimentare (SGSA) per consentire a un’organizzazione direttamente o indirettamente coinvolta nella filiera alimentare di:

  • pianificare, attuare, rendere operativo, mantenere e aggiornare un SGSA per fornire prodotti e servizi sicuri, in conformità al loro utilizzo previsto;
  • dimostrare la conformità ai requisiti legislativi e regolamentari applicabili per la sicurezza alimentare;
  • esaminare e valutare i requisiti per la sicurezza alimentare reciprocamente concordati con il cliente e dimostrare la conformità ad essi;
  • comunicare efficacemente le questioni di sicurezza alimentare alle parti interessate all’interno della filiera alimentare;
  • assicurare che l’organizzazione sia conforme alla propria politica per la sicurezza alimentare dichiarata;
  • dimostrare tale conformità alle parti interessate.

Sebbene possa essere applicata da sola, la ISO 22000 è totalmente compatibile con la ISO 9001:2000. I numerosi aspetti in comune con lo standard ISO 22005, inoltre, rendono possibile eseguire audit congiunti consentendo un risparmio di tempi e risorse.


Le novità della ISO 22000:2018

Il servizio di certificazione a fronte della ISO 22301 consiste nella verifica dell’adeguatezza del Sistema di Gestione con particolare riferimento ai seguenti elementi: modalità di identificazione dei fenomeni che possono ripercuotersi sul business, analisi dei rischi che ne conseguono nella valutazione dei relativi impatti, definizione dei sistemi di monitoraggio e governo delle attività, sviluppo di piani e programmi volti a minimizzare gli impatti, sviluppo di procedure finalizzate a gestire situazioni emergenziali. La certificazione del sistema di gestione per la continuità operativa permette di:

  • La nuova struttura ad alto livello ISO (HLS), comune a tutti i nuovi standard per i sistemi di gestione. Questa riorganizzazione della norma permette quindi di facilitare l’integrazione della nuova ISO 22000 con standard come ISO 9001 (Sistema di Gestione per la Qualità), ISO 14001 (Sistema di Gestione Ambientale) e addirittura norme più specifiche come ISO 45001 (Sistema di Gestione per la Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro)
  • L’approccio risk-based, comune anche ad altri standard, che pone nuovamente al centro dell’attenzione il concetto di rischio, assolutamente vitale per le imprese alimentari. L’obiettivo che si pone la norma è quello di distinguere tra il rischio a livello operativo (attraverso l’approccio di Hazard Analysis Critical Control Point, HACCP) e il rischio a livello strategico del sistema di gestione, che si configura come rischio aziendale
  • Due differenti cicli Plan-Do-Check-Act (PDCA) ben distinti e differenti ma operanti l’uno dentro l’altro. Il primo si applica al sistema di gestione nel suo insieme, mentre il secondo, incorporato al suo interno, affronta le operazioni descritte nella Clausola 8, coprendo anche i principi dell’HACCP definiti dal Codex Alimentarius della Commissione
  • Esplicazione più approfondita dei concetti chiave dei Critical Control Points e degli Operational Prerequisite Programmes.


I vantaggi della certificazione ISO 22000

Lo standard ISO 22000 consente a tutte le aziende coinvolte nella filiera alimentare, in modo diretto o indiretto, di identificare con precisione i rischi a cui sono esposte e di gestirli in maniera efficace. La certificazione secondo la ISO 22000 consente inoltre di:

  • Uniformarsi ad una norma riconosciuta a livello internazionale e certificabile
  • Acquisire un metodo che permette di organizzare differenti filosofie di gestione del rischio spostando l’attenzione dell’azienda ad un approccio sistemico basato su un controllo preventivo anziché una verifica successiva del prodotto
  • Organizzare e finalizzare il sistema di comunicazione tra i diversi partner commerciali
  • Ottimizzare le risorse sia all’interno delle singole aziende sia lungo tutta la catena alimentare
  • Prevenire il verificarsi di incidenti lungo tutta la filiera e verificare l’adeguatezza rispetto alle norme sono due aspetti essenziali per la tutela del brand.